Rassegna stampa 01 Aprile Corriere di Maremma

Decimo articolo della rubrica primo scatto pubblicato dal Corriere di Maremma domenica 01 Aprile dedicato ai giovani fotografi che frequentano il corso di fotografia organizzato dal Gruppo Fotografico Massa Marittima, corso che ha registrato un record di iscritti.
In questa  rubrica settimanale  sono pubblicate le fotografie scattate dai corsisti con la personale spiegazione dei giovani autori.
Gli autori sono Alessio Catoni e Francesca Del Grande

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CORRIERE DI MAREMMA
2012-01-04

Primo scatto Per partecipare al corso di Massa Marittima arrivano ogni venerdì da Suvereto. Una passione  Francesca e Alessio, fotografie d’amore
MASSA MARITTIMA Due sensibilità per una passione da condividere. Fra i tanti  partecipanti al corso di fotografia a Massa Marittima ce ne sono due che ogni venerdì arrivano addirittura da Suvereto per  assistere alle lezioni dei maestri  dello scatto e della composizione. Francesca e Alessio sono legati in questo interesse come  nella vita. “Mi sono avvicinato  alla fotografia – racconta Alessio – in punta di piedi, perchè  mi affascina la capacità di questo strumento di cogliere emozioni, atmosfere e situazioni,  ma trovo che sia davvero difficile far parlare le immagini e trasferire in esse ciò che si prova”.  Così due anni fa si è procurato  una macchina fotografica reflex digitale, per dedicare un  po’ del tempo libero alla fotografia e coinvolgendo anche la  compagna Francesca. La foto  scelta è stata scattata a Baratti,  un luogo molto significativo  per Alessio, un rifugio dove cercare equilibrio e tranquillità.   “Ho voluto fotografare quelle  due sedie che guardano il mare  perchè raccontano di chi le ha  messe lì persone che come me  si saranno soffermate a contemplare quel paesaggio semplice sentendosi felici”.
Francesca invece ha sempre manifestato interesse per ogni forma  d’arte, sia per una personale inclinazione (ha l’hobby della ceramica) sia per il percorso di  studi compiuto (una laurea in  beni culturali). “Il potere della  foto per me risiede nella possibilità di eleggere anche soggetti  semplici a strumento per raccontare un paesaggio, una storia, un’emozione, mi affascina  che il soggetto nel momento in  cui viene immortalato si sdoppi, da un lato continui a vivere  e trasformarsi nel lento scorrere del tempo e dall’altro acquisti, per il solo fatto di essere stato scelto e bloccato dalla foto,  un significato nuovo…la foto  rappresenta e nobilita la realtà”. La foto scelta da Francesca rappresenta alcuni cipressi  schierati sul profilo di una collina a sfidare un cielo troppo  grande. “Mi piaceva quell’immagine – spiega l’autrice – io, al  contrario di quegli alberi immobili, sotto un cielo così sarei  fuggita”
Chiara Calcagno

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